Dopo svariate consultazioni, ripensamenti, sostituzioni, aggiustamenti last minute, ecco la top ten dei 10 dischi del 2015 più apprezzati e ascoltati in redazione.
Top ten eretica 2015
1. Simona Norato – La fine del mondo
3. Colin Stetson & Sarah Neufeld – Never Were The Way She Was
4. Cesare Basile – Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più
7. Dimartino – Un paese ci vuole
9. GodspeeYou!BlackEmperor – Asunder, Sweet and Other Distress
10. Ryley Walker – Primrose green
Questa non è una top ten definitiva, è più che altro un’istantanea delle impressioni di fine anno che racchiude grossomodo lo spirito delle diverse anime presenti in redazione. Molto è rimasto anche fuori e avrebbe sicuramente meritato presenziare, abbiamo per questo deciso di pubblicare anche le singole classifiche di ogni redattore così da poter almeno menzionare alcuni importanti esclusi.
Claudio Litrico
1. Ryley Walker – Primrose Green
2. Beach House – Depression Cherry
3. Father John Misty – I Love You Honeybear
4. Lower Dens – Escape From Evil
5. Courtney Barnett – Sometimes I Sit and Think, Sometimes I Just Sit
6. Kurt Vile – B’lieve I’m Goin’ Down
7. Benjamin Clementine – At Least For Now
8. Tobias Jesso Jr – Goon
9. Viet Cong – Viet Cong
10. Blur – The Magic Whip
Luca Impellizzeri
1. Algiers – Algiers
2. Duke Garwood – Heavy Love
3. Colin Stetson & Sarah Neufeld – Never Were The Way She Was
4 . Kendrick Lamar – To Pimp A Butterfly
5. Alabama Shakes – Sound & Color
6. Iacampo – Flores
7. Earl Sweatshirt – I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside
8. Godblesscomputers – Plush & Safe
9. Mumford & Sons – Wilder Mind
10. The Arcs – Yours, Dreamly,
Alice Ferrara
1. Umberto Maria Giardini – Protestantesima
2. Chelsea Wolfe – Abyss
3. C+C=Maxigross – Fluttarn
4. Any Other – Silently. Quietly. Going Away
5. Iacampo – Flores
6. Cesare Basile – Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più
7. Simona Norato – La fine del mondo
8. Colony – Time Destroys Everything
9. Florence and the Machine – How big, How blue, How Beautiful
10. Lilia – Clepsydra I
Aldo Migliorisi
01. Guappecartò – Rockambolès
02. Guglielmo Tasca – Gesù proteggimi
03. Stefano Meli – Ghostrain
04. Fratelli La Strada – POP (Octopus vulgaris)
05. Talèh – Mistèra
Giuseppe Lanno
1. Iosonouncane – Die
2. Simona Norato – La fine del mondo
3. Wilco – Star Wars
4. Verdena – Endkadenz Vol.1
5. Verdena – Endkadenz Vol.2
6. Cesare Basile – Tu prenditi l’amore che vuoi
7. La rappresentante di lista – Bu bu sad
8. Dimartino – Un paese ci vuole
9. Colapesce – Egomostro
10. Alessandro Grazian – L’età più forte
Enrico Strano
1. GodspeeYou!BlackEmperor – Asunder, Sweet and Other Distress
2. Stetson/Neufeld – Never Were the Way She Was
3. Songhoy Blues – Music in Exile
4. Florence + The Machine – How big, How blue, How beautiful
5. Mbongwana Star – From Kinshasa
6. Max Richter – Sleep
7. Patrick Watson – Love songs for robots
8. Alva Noto – Xerrox vol. 3
9. Soft moon – Deeper
10. Iosonouncane – Die
Fuori, in ordine sparso, ma non meno importanti: Algiers, Batushka, Dominique A., Pfarmers, Soko, Tallest Man on Earth, Other Lives, Royal Headache, Verdena, Locrian, Sunn 0))), Chelsea Wolfe, FFS, Viet Cong, Elder, Destroyer, The Aristocrats, Bill Fay, Sun Kil Moon, A Forest of Star, Oneohtrix Point Never. E ovviamente Calcutta.
Azzurra Sottosanti
Nel 2015 sono successe un sacco di cose nel mercato musicale internazionale: se in Italia si è fatto un gran parlare di Verdena, Calcutta, Giovanni Truppi, Jacopo Incani, da qualche altra parte nel mondo vedeva la luce “Vulnicura”, il mastodontico progetto di Bjork; i Tame Impala sfornavano “Currents”, Sufjan Stevens dimostrava di avere un talento fuori dal comune e PIL e The Fall tornavano sulle scene, infischiandosene del tempo che passa. Esprimere un parere sui migliori dischi del 2015 è forse la cosa più difficile che mi sia stata chiesta di recente. Quello che segue è perciò un elenco non esaustivo degli album che, in maniera più o meno intenzionale, hanno scandito i miei ascolti durante l’anno appena trascorso:
01. Iosonouncane – Die
02. Verdena – Endkadenz vol. I
03. Simona Norato – La fine del mondo
04. Alessandro Grazian – L’età più forte
05. Dimartino – Un paese ci vuole
06. Alessio Bondì – Sfardo
07. Flavio Giurato – La scomparsa di Majorana
08. Kurt Vile – B’lieve I’m goin down…
09. Jamie XX – In colour
10. Sleater Kinney – No Cities to Love
Fuori classifica (uscite recenti che necessitano di ulteriori ascolti, sebbene, soprattutto nel primo caso, la tentazione sia quella di gridare al capolavoro):
Angelo Sicurella – Orfani per desiderio vol.I
Bugo – Arrivano i nostri
Marco Salanitri
Non è mai facile stilare una classifica di gradimento, specie quando si hanno poche posizioni a disposizione. Un po’ come ritrovarsi a discutere dei massimi sistemi. Quella riportata qui di seguito non ha ovviamente la pretesa di essere la classifica assoluta ma solo il resoconto finale degli ascolti di un anno, in particolare di ciò che più a lungo ha girato e continua a girare nei miei lettori. Sono quasi del tutto assenti i dischi esteri e il perché è presto detto, mai come quest’anno ho preferito indirizzare i miei ascolti esteri a dischi del passato, eccezion fatta per Rituals degli Other Lives, lavoro che attendevo e che non ha deluso le aspettative.
1. Simona Norato – La fine del mondo
2. Iosonouncane – Die
3. Alfonso Moscato – La malacarne
4. Cesare Basile – Tu prenditi l’amore che vuoi
5. Other Lives – Rituals
6. La Rappresentante di lista – Bu bu sad
7. La Governante – La nouvelle stupefiante
8. Dimartino – Un paese ci vuole
9. Flavio Giurato – La scomparsa di Ettore Majorana
10. Iacampo – Flores