Il Teatro Coppola ha ospitato sabato 4 marzo quella malattia sfigata e ostinata chiamata indipendenza musicale, quella tutta d’un pezzo, curata per questa occasione da Golden Catrame. Non ci tengo troppo a farvi uno di quei live report ben dettagliati, piuttosto a trastullarvi di foto&video, reperti di cose belle che succedono dentro un posto bello che i sipari li ha pure davanti ai cessi.
Non pervenuta l’ora d’inizio, Muluni ha aperto le danze. Il progetto di Muluni è un generatore di scanzonate melodie punk che dai suoi esordi lancia alle orecchie dei catanesi i segnali di un cantautorato che fonde grunge alle calde e basse frequenze new wave della voce di Gabriele. Compagni sparsi già comparsi sui palchi locali, i presupposti di Muluni sono buoni e l’unica pecca è stata quella di non aver suonato abbastanza.
Ps. Bel colpo di coda strumentale.
I Naitsab sono tipi dal cazzeggio facilissimo. Senza pensarci troppo hanno abbordato i loro strumenti/cosi e hanno suonato come se fossero stati soli dentro uno scantinato. Solo che davanti a loro c’eravamo noi e quello che hanno suonato è stata una vera bomba di freschezza ed eclettico sperimentalismo che solo per essere totalmente esordiente è migliorabile sulla costruzione e le intenzioni. Non dico altro se non che questi giovini promettono tanta roba e farebbero ridacchiare Mr.Bungle.
Ps. Bell’esperimento di video arte il finale di Andrea.
Godetevi video, gallery di Lucia Di Salvo e “locandina psichedelica con tigre zebrata che prende al volo un pittinicchio” di Mario La Monaca. Ciao.
Live report: Emanuela Platania
Foto: Lucia Di Salvo
Muluni
Gabriele Pizzuto (voce/chitarra)
Antonio Gambino (chitarra)
Robert “Bob” Tardanico (batteria)
Naitsab
Alexander Toscano (tastiera)
Andrea Cavallaro (chitarra)
Alessio De Pietro (batteria)