Era il 1995. La Sicilia aveva appena tributato un plebiscito elettorale a Forza Italia e al suo leader Silvio Berlusconi. Leoluca Orlando in direzione ostinata e contraria provava Il Rinascimento sulle ceneri delle stragi mafiose del 1992-1993, la cosiddetta primavera palermitana sembrava potere durare più del tempo di una stagione. Continua a leggere